LE OPERE DI THE CITRUS PROJECT A SAN GIMIGNANO

Fino al 12 maggio, presso la Galleria Continua di San Gimignano, in provincia di Siena, è possibile ammirare le opere di The Citrus Project, realizzate da 14 artisti internazionali. Il progetto socioculturale nasce per sostenere la Fondazione Todolí Citrus, azienda agricola e importante centro di ricerca spagnolo che, da anni, si occupa di studiare e tutelare agrumeti a rischio. La Fondazione di Vicente Todolì, infatti, acquista terreni, soprattutto aree abbandonate, e li salva dall’urbanizzazione, coltivando agrumi senza l’uso di pesticidi ed erbicidi.

NAN GOLDIN CLEMENS EATING GRAPES UNDER MY ARBOR, SAG HARBOR, NY., 2001 ARCHIVAL PIGMENT PRINT 50.8 X 76.2 CM Courtesy: TODOLI FOUNDATION Photographer: REBECCA FANUELE

Cos’è e cosa fa la Fondazione Todolí Citrus

Istituita nel 2014 dal curatore spagnolo Vicente Todolí, la Fondazione (senza scopo di lucro) si concentra sullo studio, sulla storia, sulla diffusione e sulla conservazione degli agrumi. Situata a Palmera, vicino Valencia, dispone di una biblioteca specializzata e di un laboratorio dedicato alla ricerca e agli oli essenziali.

Vicente Todolí (classe 1958) è una figura di spicco della scena artistica, già direttore dell’IVAM (Centro d’Arte Contemporanea di Valencia), direttore fondatore del Museu de Arte Contemporânea de Serralves (Porto), direttore della Tate Modern di Londra, dal 2011 presidente del comitato di arte della Fondazione Botín e dal 2012 direttore artistico di Pirelli HangarBicocca a Milano.

La Fondazione porta il nome della sua famiglia di lunga tradizione agrumicola. La Todolí Citrus è infatti un frutteto rigoglioso con circa 500 varietà di agrumi che si estende su una superficie di circa 60mila metri quadrati, la più grande collezione privata al mondo di agrumi piantati sulla terraferma.

CHRISTINA IGLESIAS SEQUIA, 2020 ACID AND SILKSCREEN ON COPPER 50 X 65 CM Courtesy: TODOLI FOUNDATION Photographer: REBECCA FANUELE

Un vero museo vivo

The Citrus Project nasce con l’obiettivo di recuperare il territorio, nel pieno rispetto della natura, della tradizione e della biodiversità. Oltre agli antichi vivai appartenenti al padre, Todolí ha acquisito più di venti appezzamenti vicini, molti dei quali erano terreni abbandonati. Lentamente il terreno circostante è stato recuperato e riportato così al suo scopo originario: fiorire.

Ispirato ai giardini persiani, completo di fontane, stagni e uccelli canori, il frutteto di Todolì è un luogo di abbondanza e bellezza, un vero e proprio museo vivo che cambia con le stagioni e cresce continuamente, regalando esperienze che coinvolgono tutti i sensi.

“Questo è il posto dove posso unire i miei due interessi, arte e agricoltura, e posso creare un museo che cambia ogni giorno, con il passare delle stagioni. Non ci sarà bisogno di cambiare la collezione, si aggiornerà da sola”, spiega Vicente Todolì.

Le opere di The Citrus Project

Gli artisti internazionali che fanno parte del progetto (Mirosław Bałka, Tacita Dean, Nan Goldin, Paul Graham, Carsten Höller, Roni Horn, Cristina Iglesias, Ragnar Kjartansson, Julie Mehretu, Cildo Meireles, Matt Mullican, Antoni Muntadas, Philippe Parreno e Julião Sarmento) lavorano da anni a stretto contatto con Vicente Todolì. Attraverso la loro arte raccolgono fondi a favore della fondazione agrumicola spagnola. Le quattordici opere in mostra a San Gimignano fino al 12 maggio sono raccolte in una Collection Box unica e spaziano dalla fotografia, alle incisioni, ai monotipi.

Quasi la totalità degli artisti che hanno partecipato al progetto ha realizzato un pezzo specifico e cinque di loro hanno realizzato un’opera unica per ogni scatola. Roni Horn serigrafa frasi legate alla natura e vi aggiunge testi che differiscono in ogni opera. In modo simile, Philippe Parreno modifica i brani sotto forma di lettere che inserisce nel progetto, dove in ognuno risalta una frase. Tacita Dean, collezionista di cartoline fin da piccola, molte delle quali con motivi di agrumi, ne crea una diversa per ogni scatola. Julião Sarmento esplora le varie sfumature di verde e giallo dei frutti del frutteto valenciano in ciascuna delle sue opere. Cristina Iglesias realizza lastre di rame serigrafate aggiungendo acido, il che significa che ciascuna è diverso dall’altra.

CARSTEN HÖLLER LABORATORY (ALEXANDER SHULGIN), 2020 PHOTOGRAVURE 39.5 X 53 CM Courtesy: TODOLI FOUNDATION Photographer: REBECCA FANUELE

A queste opere uniche si unisce la serigrafia di un seme di Mirosław Bałka o la fotoincisione di un laboratorio di Carsten Höller. Nan Goldin include una fotografia di un giovane che mangia uva e Paul Graham, quella di sua madre. Ragnar Kjartansson, Julie Mehretu, Cildo Meireles, Matt Mullican e Antoni Muntadas completano la Collection Box.

Questa collezione di opere vuole essere un omaggio alla terra, alla sua poesia e alla sua materialità, al suo romanticismo e alla sua solitudine, alla curiosità della sperimentazione, all’accettazione di non comprendere appieno, alla gioia di giocare, alla ricerca costante, alla ripetizione e alla casualità. Al sentimento di appartenenza, a chi ci ha preceduto e allo scorrere del tempo. Il Progetto Citrus esiste come un ricordo vivente del nostro rapporto con la natura e ci invita ad apprezzare e incoraggiare i suoi ritmi.

“Il concetto di tempo dà ritmo a tutte le arti. Cercare di capire il tempo è sempre stato alla base della cultura. Quando crei un giardino come questo, lo fai per il futuro, affinché altri possano goderne”, afferma Todolí, che equipara i frutti a opere d’arte, oggetti di design e di estrema bellezza.

PAUL GRAHAM MOTHER, 2019 PHOTOGRAPHIC PRINT 35.3 X 45.8 CM Courtesy: TODOLI FOUNDATION Photographer: REBECCA FANUELE

Informazioni

THE CITRUS PROJECT per Fondazione Todolì Citrus
Galleria Continua / San Gimignano (Siena) – Via Arco dei Becci n°1
Mostra curata da Lucía Muñoz Iglesias, visitabile ogni giorno dalle 10 alle 13 e dalle 14 alle 19

www.galleriacontinua.com