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Lo Spazio Arte Tolomeo di Milano ospita la mostra “Antropomorfismi. L’essenza umana nella figurazione” del pittore Alessandro Bulgarini e dello scultore Emanuele Prina. L’esposizione, a ingresso gratuito, presenta una selezione di opere che illustrano le varie modalità con le quali i due artisti ritraggono l’essenza umana. Un invito a riflettere sull’umanità rappresentata in ogni suo aspetto: materiale e immateriale, naturale o artificiale, spirituale, psicanalitico. Ma anche un avvertimento sull’esigenza di empatizzare con la Natura e sui rischi della direzione intrapresa dall’uomo.

In giapponese, tra i vari significati di ie, troviamo quello di edificio, ed è proprio in un palazzo storico nel centro di San Gimignano che apre ieedificio57 un nuovo spazio no-profit di ricerca per le arti visive, che ospiterà eventi di livello nazionale e internazionale. Ricavato da una casa di famiglia di antica costruzione, ieedificio57 sviluppa i suoi spazi espositivi su due livelli più una project room sotto il livello del suolo denominata “Zattera”…

Un avvincente safari immaginario con oltre 400 animali fantastici, tratti dalla grande opera artistico-letteraria in 999 capitoli del noto illustratore Andrea Carlo Pedrazzini. In mostra disegni a a tratteggio e a inchiostro di china, opere a cui l’artista milanese lavora dal 2000, oltre a sei piatti in grès in tiratura limitata con le sue illustrazioni. A Casa Bucci fino al 20 ottobre.

Una grande mostra trasformerà, fino al 10 novembre, tutte le sale del museo in uno spazio dinamico e sensibile, fatto di narrazioni e visioni, memorie della terra e nuovi orizzonti. Attraverso le loro opere, fra dipinti e sculture, installazioni e video, gli artisti selezionati inviteranno i visitatori a ripensare la propria relazione con il pianeta, per costruire un futuro rispettoso di tutte le forme di vita.

Dal 29 giugno al 28 settembre l’Eck Museum of Art di Brunico (Bolzano) presenta la nuova mostra personale dell’artista trentino. “Ab umbra lumen” raccoglie circa venti opere pittoriche di grande formato, realizzate tra New York e l’Italia. Nei quadri di Del Pero lo studio della luce e delle ombre investe figure ibride antropomorfe, senza testa e poste su dei basamenti. Corpi di uomini e donne assemblati tra loro e che, a loro volta, si innestano a parti di animali.