ANNA WOODWARD

Anna Woodward è una giovane pittrice da tenere d’occhio. Nata a Londra nel 1998, si è laureata con lode in Belle Arti, presso la City and Guilds of London Art School.

A soli 25 anni vanta già un curriculum artistico di tutto rispetto: Anna, infatti, ha esposto le sue opere in diverse mostre del Regno Unito, tra cui Final not Over alla Unit 1 Gallery e After Hours alla Bowes Parris Gallery, e ha vinto il prestigioso Freelands Painting Prize nel 2020. Di recente i suoi dipinti, realizzati prevalentemente con olio su lino, sono stati protagonisti di esposizioni in Portogallo e in Italia, precisamente a Braga (A Cloned Realm, Galeria Duarte Sequeira), a Milano (Summer Fling, presso L.U.P.O.) e a Torino (Flowers and Thorns, Eve Leibe Gallery).

La particolarità della Woodward è di riuscire a creare mondi fantastici che si collocano tra l’utopia e la distopia, aprendo uno spazio che va oltre la realtà percepita dello spettatore. Lavorando in serie di strati per donare maggiore intensità, prospettiva e profondità all’opera, Anna dipinge forme biomorfiche utilizzando diversi linguaggi pittorici, talvolta con l’aggiunta di fili metallici inghiottiti dalle forme stesse.
Prendendo spunto da artisti contemporanei come Julie Curtiss e Jane Hayes Greenwood, Anna Woodward immagina e ci regala mondi selvaggi, creati da pennellate eseguite con forza e dalla ripetizione ossessiva di alcuni motivi.

Tra le sue opere più affascinanti, spicca Feeding the Cave, che si ispira a una trappola per mosche, ma che in realtà attira lo spettatore in una morbida materia rosa posta al suo centro, circondata da minuscole piante quasi a formare delle montagne attorno a un lago: l’idea dell’artista inglese è quella di consentire al nucleo rosa di svilupparsi in modi diversi. L’esterno è costituito da rami simili a tentacoli, che quasi ipnotizzano chiunque si trovi davanti al dipinto, risucchiato dal nucleo, l’epicentro del mondo.